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È un problema molto diffuso, anche tra gli adulti. Perché se colpisce soprattutto le fasce più giovani con un picco tra i 17 e i 19 anni (80%), anche tra gli over 30 non è infrequente (12% delle donne e 3% degli uomini). Stiamo parlando dell’acne, una malattia infiammatoria che coinvolge il bulbo pilifero e tutto il complesso pilosebaceo. Cosa significa? Che sul viso possono comparire diversi tipi di lesioni (o soltanto uno). Eccole: dai comedoni aperti (i famigerati punti neri) alle microcisti di colore bianco o crema, dalle papule (rilievi di colore rosso) alle postule fino ai noduli.

La formazione delle cicatrici

Nel 95% dei casi queste lesioni si trasformano in cicatrici, segni evidenti e permanenti di una pregressa acne. Ne soffre addirittura l’11 per cento della popolazione. L’impatto – anche emotivo e psicologico – può essere molto forte. Ma se l’acne viene gestita in maniera tempestiva e con metodi efficaci si può prevenire l’esito cicatriziale, migliorando la vita di chi soffre di acne. Cosa fare, invece, se le cicatrici sono già presenti? Te lo raccontiamo nel prossimo paragrafo!

Come curare le cicatrici da acne: le tipologie

Prima di passare alle soluzioni, facciamo un piccolo approfondimento sulle tipologie di cicatrici acneiche. Queste possono essere a pozzetto, ovvero che si estendono verticalmente nel derma profondo e sottocutaneo, larghe fino a cinque millimetri con un aspetto ondulato simile a piccole “scodelle”. Le cicatrici ipertrofiche, ovvero rilevate sulla superficie cutanea, infine, sono simili alle cicatrici da varicella con bordi ben marcati e più ampie rispetto alle prime. Come curarle? In genere, quando si è in presenza di acne severa, al trattamento dermocosmetico è associato il farmaco. In altri casi, però, si può usare anche solo una crema viso con alcuni ingredienti specifici, come per esempio l’acido glicolico. Questa tipologia di acido leviga la pelle in maniera progressiva agendo con un duplice meccanismo d’azione. Da un lato determina una desquamazione progressiva non visibile a occhio nudo, dall’altro stimola la produzione di collagene ed elastina. C’è poi anche l’acido salicilico che elimina le impurità e, quando impiegato a basse concentrazioni, può essere utilizzato anche come peeling delicato. Per le cicatrici maculotrofiche, un’ottima soluzione è l’acido azelaico che svolge un’azione depigmentante e battericida.

Non solo acidi

Altra sostanza utilizzata contro l’acne è la niacinamide, amide della Vitamina B3, ideale anche per ridurre le discromie e potente antinfiammatorio. Ci sono poi alcuni ingredienti naturali utilizzati in generale per l’acne come gli oli essenziali (timo, salvia, lavanda, bergamotto, cedro, melissa – per citarne alcuni) che si possono applicare direttamente sulla pelle sotto forma di impacco (2 gocce in 2 dita di acqua) oppure diluiti in oli leggeri (come noce e jojoba) o miscelati alle maschere d’argilla (altro elemento dalla forte azione purificante). Vanno, però, applicati solo la sera, perché sono foto-sensibilizzanti.

Peeling per le cicatrici acne o laser?

Se le creme viso e i trattamenti rappresentano un must, uno dei metodi più efficaci per eliminare le le cicatrici da acne è il peeling all’acido salicilico (quelli a base di acido mandelico o acido lattico servono, invece, per schiarire le eventuali macchie da acne) che elimina impurità e rende la pelle più liscia. Poi, c’è il laser. Due le tipologie di laser consigliate per le cicatrici da acne: da una parte il Laser Fraxel, che consente di effettuare un resurfacing frazionale non ablativo – infatti è indicato per ogni tipo di cicatrice – dall’altra il laser frazionato C02.

Il laser frazionato C02

Il laser frazionato C02 esercita una microesfoliazione fino al derma profondo con un potente stimolo rigenerativo del collagene che riduce gli esiti cicatriziali, causando quindi un vero e proprio rinnovamento della cute. La zona tratta diventa rossa, ma è un effetto che dura solo poche ore. Questo tipo di laser ha, però, qualche controindicazione: non va eseguito in gravidanza e allattamento, su pelle abbronzata o se si ha in previsione a breve l’esposizione solare, infine se si assumono determinati tipi di farmaci. Un’altra alternativa per le cicatrici da acne è il DYE-laser, particolarmente utile sulle cicatrici molto vascolarizzate poiché usa una specifica lunghezza d’onda che colpisce l’emoglobina dei capillari dilatati, responsabili della colorazione rossastra. Con questa tipologia di laser si rimodella la cicatrice, rendendola piatta e naturalizzandone il colore.

Elements PURIFYING COMPLEX 35% di Laboratori Collagenil

Un altro trattamento da fare in studio, ottimo anche per cicatrici da acne, è Elements PURIFYING COMPLEX 35% di Laboratori Collagenil, un peeling, con acido salicilico e acido glicolico, a base di agenti esfolianti per pelle impura e grassa e acne in fase attiva. Questo peeling – che fa parte di una gamma di sei blend di acidi studiata per offrire trattamenti cosmetici professionali in grado di rispondere a ogni esigenza e a ogni tipo di pelle – è ideale per eliminare efficacemente le cellule morte, liberare i pori in profondità, rimuovere l’eccesso di sebo e ridurre e prevenire le imperfezioni persistenti.

I prodotti da usare a casa

Chi soffre di acne lo sa: è importante eseguire una corretta detersione quotidiana, meglio se con prodotti che contengono fitoestratti anti-batterici dalla formula delicata. Per la beauty routine contro l’acne, per esempio, c’è il Soft-Scrub Detergente dei Laboratori Collagenil, una crema detergente ad azione gommage che esfolia delicatamente, rispettando il pH cutaneo. Come trattamento viso quotidiano, invece, si consiglia Active Mat Daily Cream dei Laboratori Collagenil, un’emulsione giorno e notte con attività sebo-equilibrante, opacizzante e al contempo idratante.

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