Skip to main content
search

In una visione olistica della cura di sé sempre più predominante, si parlerà ancora molto di microbiota (la popolazione di microrganismi che colonizzano la pelle e l’intestino), e di microbioma (la totalità del patrimonio genetico espresso dal microbiota). Un tema che unisce benessere, salute e bellezza e che è legato all’invecchiamento.

Perché è importante il microbiota cutaneo

La pelle è l’organo più grande del corpo e il microbioma cutaneo è l’insieme di tutti gli organismi che convivono con essa, come batteri e funghi. Si tratta di un complesso ecosistema di circa mille specie differenti, tra cui batteri, virus e funghi che vivono sulla pelle in quantità e proporzioni variabili a seconda della zone in quanto la cute è composta da microambienti diversi in ciascuna area del corpo.

Perché è importante il microbiota cutaneo?

Il microbiota cutaneo è essenziale per l’immunità dell’epidermide perché protegge la pelle e rinforza la barriera cutanea. Per questo è molto importante che il microbiota sia in perfetto equilibrio, per mantenere in salute la pelle e contrastare agenti esterni e interni, che possono in qualsiasi momento alterarne il pH. Mantenere il microbiota in equilibrio, perciò equivale a mantenere la naturale resistenza della barriera cutanea. Essendo la prima linea di difesa del corpo, la pelle svolge un’importante funzione immunologica. Il cambiamento nel microbiota cutaneo, noto anche come disbiosi, causa la maggior parte delle malattie della pelle. Di conseguenza lo squilibrio della flora cutanea da origine a condizioni come eczemi, acne, psoriasi, rosacea e altri disturbi della pelle.

È possibile proteggere e mantenere il microbioma naturale della pelle?

Il microbioma cutaneo cambia nel corso della vita: a causa dell’invecchiamento, dell’inquinamento, dell’irradiazione UV, ma è influenzato anche da fattori come il diabete o più semplicemente, dall’uso di saponi e detergenti che alterano il pH della pelle. Per contrastare naturalmente la disbiosi e aiutare a mantenere un microbiota sano ci sono formulazioni e attivi cosmetici rispettosi del pH cutaneo, che aiutano a preservarne l’equilibrio.

Perché prendersi cura solo del microbiota cutaneo non basta

La pelle e l’intestino sono legati dall’asse cervello-intestino-pelle, un legame studiato per la prima volta dai dermatologi John H. Stokes e Donald M. Pillsbury. Quindi, una flora intestinale equilibrata non contribuisce solo al benessere intestinale, ma produce effetti benefici a livello sistemico. Questa premessa è importante per capire come integratori e cosmetica parleranno sempre di più lo stesso linguaggio attraverso wellness routine studiate per prendersi cura del microbiota sia dall’interno sia a livello topico sulla cute.

Microbiota e invecchiamento

Oggi sappiamo che i fattori che influenzano la salute della pelle e il suo invecchiamento cambiano durante l’arco della vita a causa di fattori estrinseci, come l’ambiente e lo stile di vita, fattori intrinseci quindi legati alla biologia. A queste due variabili, si aggiunge il ruolo della flora batterica, che come abbiamo detto è essenziale nella protezione contro gli agenti patogeni, nella mediazione delle condizioni infiammatorie e nella modulazione del sistema immunitario. Lo studio di queste tre variabili, che insieme formano l’interattoma cutaneo, consentirà di aprire nuove prospettive sull’invecchiamento in salute.

Cosa fanno i cosmetici per il microbiota cutaneo

I trattamenti skincare che si concentrano sulla salute del microbiota cutaneo contengono i probiotici, che ripristinano il corretto equilibrio della microflora cutanea. I più comuni usati in cosmetica sono estratti dalla fermentazione di lactobacillus. Si parla anche di pre e post biotici, sostanze che fungono da nutrimento per i microorganismi che vivono sulla cute. Nelle formule dei cosmetici sono presenti sotto forma di zuccheri delle piante come i fruttoligosaccaridi e il glucomannano. Probiotici, pre e post biotici si trovano generalmente all’interno delle formule per le pelli sensibili e reattive, oppure costituiscono una routine base per la pelle adatta a tutti, proprio perché se la barriera cutanea non è in equilibrio non si può pensare a tutto il resto.

Il mantenimento del microbioma cutaneo ideale comincia dalla corretta detersione che deve mantenere il naturale equilibrio del pH della pelle e non alterare le sue difese. Per esempio, i prodotti che contengono tensioattivi aggressivi attaccano l’interazione tra la pelle e il microbioma: alterano lo strato protettivo e di conseguenza anche la composizione del microbioma. A questo punto, la pelle è più fragile e più soggetta a una condizione di disequilibrio. Il detergente ottimale ha una azione restitutiva e pulisce con tensioattivi delicati.

Il prodotto consigliato: Collagenil Detergente Restitutivo è ideale per trattare le pelli secche, sensibili, delicate o arrossate. Rimuove le impurità senza alterare il film idrolipidico.

detergente restitutivo

Leave a Reply